Ma qui sono tutti pazzi!

La conoscete la storia del tipo che in autostrada ascolta la notizia alla radio: “Attenzione! Attenzione! C’è un pazzo contromano”. E lui: “Uno solo?! Ma qui sono tutti pazzi!”

Quante volte abbiamo avuto l’impressione di essere gli unici diritti in un mondo di storti? O anche, quante volte abbiamo sentito lamentare un nostro amico o collega di essere da solo contro tutti?

Questa situazione, di isolamento e solitudine, è negativa come tutte le situazioni di isolamento e solitudine: deprime e logora i rapporti con le altre persone.

Il fenomeno è molto comune, è sto riuscendo a trovarne una chiave di lettura e di risoluzione, data dal libro “Il mondo è pieno di cretini. O sei tu che non riesci a farti capire?” di Thomas Erikson.

In questo libro l’autore riporta le sue analisi sul fenomeno, attribuendone la causa ad una cattiva comunicazione dovuta, principalmente, al fatto che non si tiene conto del destinatario del messaggio.

Se comunichiamo con tutti sempre alla stessa maniera, il nostro messaggio verrà recepito solo dai destinatari in grado di apprezzarlo; con tutti quanti gli altri non c’è comunicazione. L’efficacia è lasciata al caso.

Adattando invece il messaggio alla personalità del ricevente, otteniamo un completo controllo del processo di comunicazione, migliorando di conseguenza l’efficacia ed i risultati ottenuti.

Erikson mi sembra una persona molto pratica, definendo un approccio molto semplice. Il mondo è fatto da persone con personalità diverse che, per semplicità, vengono suddivise in quattro grandi categorie. Di queste, ne viene data una descrizione in termini di caratteristiche saliente, punti di forza e di debolezza. Infine fornisce suggerisce approcci molto semplici per regolare la propria comunicazione seguendo la personalità della controparte.

Le generalizzazioni non mi sono mai piaciute; però in questo caso farò un’eccezione visti il fine ed i benefici ottenuti.