XBID spiegato a un bambino di 8 anni

Luigi Poderico
3 min readMar 26, 2024

Quando avevo circa la tua età mi prese la fissa delle figurine dei calciatori.

Avevo il mio album da completare e un mazzo di figurine doppioni. Si chiamavano doppioni perché almeno una figurina era già attaccata nell’album e una, o più di una, entrava nel mazzo dei doppioni che veniva usato per organizzare degli scambi con i miei amici.

Gli scambi migliori si facevano a scuola. Ci ritrovavamo prima della campanella d’ingresso. Quasi quindici minuti dove avevi modo di incontrare anche ragazzini che non conoscevi, che magari abitavano dall’altra parte del quartiere o che venivano anche da fuori paese.

Quasi tutte le figurine si scambiano alla pari. Ma c’erano delle figurine che ne valevano due o anche tre: “Ce l’hai Zoff? Se me lo dai ti do Cabrini e Conti”.

Mio cugino che viveva a Cagliari mi diceva che una figurina di Gigi Riva ne valeva almeno trenta di altri giocatori. Che peccato non poter scambiare il mio doppione di Gigi Riva con gli amici di mio cugino.

Quasi tutte le figurine si scambiano alla pari. Ma c’erano delle figurine che ne valevano due o anche tre: “Ce l’hai Zoff? Se me lo dai ti do Cabrini e Conti”.

Poi suonava la campanella: driiiin driiiin. L’album rientrava nella cartella, l’elastico bloccava il mazzo dei doppioni, e nel tragitto dal cortile all’aula si faceva mentalmente il punto della situazione: “Mi manca Tardelli per completare la pagina della nazionale. La prossima volta scambio Altobelli per almeno tre giocatori”.

Ora che sono grande riconosco, in quello che era solamente un gioco, le prima prove di contrattazione.

L’analogia con XBID è semplice:

  • le figurine sono i prodotti scambiati
  • a qualcuno mancavano e altri ne avevano troppe, come dire c’è chi ha un surplus di energia e chi ha un deficit
  • ci sono figurine che valgono di più e altre che valgono di meno, perché anche l’energia non ha sempre lo stesso valore
  • il valore delle figurine seguiva la legge della domanda/offerta, che non era la stessa in tutti i posti
  • i quindici minuti prima dell’inizio della scuola rappresenta una sessione di mercato
  • la campanella che suona indica la chiusura del mercato
  • lo scambio fatto anche con bambini che venivano da lontano, rappresentava la possibilità di scambiare energia anche da zone di mercato lontane dalla tua
  • non sempre si può portare la tua energia dove vale di più, perché ci vuole capacità di transito sufficiente

Dal gioco alla realtà

Spero che questo racconto ti sia piaciuto e che abbia aiutato a capire cos’è XBID anche a chi non è esperto dei mercati dell’energia.

Se invece ricadi in questa categoria, ho una domanda da porti, anzi tre:

Prima domanda: quale ruolo attribuiresti all’edicola che vende le bustine di figurine?

Seconda domanda: qual era il tuo gioco preferito delle scuole elementari?

Terza domanda: come ti stai approcciando ad XBID? Se vuoi, parliamone.

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Luigi Poderico

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