2 agosto 1980

Luigi Poderico
1 min readAug 2, 2021

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Image credits: https://www.instagram.com/p/CgvxbnHD69S/

È agosto. Il due di agosto. Lungo la via che porta in stazione il caldo si fa sentire. Turisti e pendolari camminano in pantaloncini e ciabatte. Una conversazione carpita parla di Stato e della differenza tra quello percepito e quello reale. Ci penso. Quello percepito glorifica gli ori olimpici e le gare canore. Quello reale fa patti con la mafia ed arma le bombe nelle valige 24 ore. Come in una seduta psicoanalitica, quando l’analista chiede di fare associazioni libere, la scelta tende naturalmente verso lo Stato percepito. Per non apparire ciò che realmente siamo, tendiamo ad apprezzare le apparenze, il tramonto sul mare, i disegni dei bambini. Ma la verità ha sempre una doppia lettura, come due sono i corni del bue. Vanno bloccati entrambi. Concentrarsi solo su uno, lascia libero l’altro. Libero anche di portarti verso il lato più oscuro della vita. Proprio come accadde il due agosto del 1980, alle 10:25 del mattino. A Bologna.

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Written by Luigi Poderico

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